
Prendo parte anch’io domani, venerdì 22 agosto 2025, alla giornata di digiuno contro la guerra.
Non sono un credente, ma condivido l’appello del papa per la pace disarmata e disarmante: è un appello che credo sia condiviso da ogni persona ragionevole.
Troppi esseri umani stanno morendo uccisi da altri esseri umani dimentichi della regola aurea che è a fondamento della civiltà umana: “agisci nei confronti delle altre persone così come vorresti che le altre persone agissero verso di te”.
E sempre più vicino si fa il pericolo dell’apocalisse atomica.
Fermare tutte le guerre, fermare tutte le stragi, fermare tutte le uccisioni: è il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi alla violenza con la nonviolenza, che sola può salvare l’umanità dalla catastrofe in corso.
Salvare le vite è il primo dovere.
Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo